Come valutare le competenze di un Coach Professionista?

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Articolo di Francesca Curi, Professional Coach.

Materiale didattico del Master Coach F&C Consulting, Corso riconosciuto da AICP.

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COACHING PROFESSIONALE, LIFE E BUSINESS

 

Questa è una domanda che viene spesso posta dai potenziali clienti quando decidono di accedere a un percorso di coaching professionale.

La prima cosa da fare è chiarire gli ambiti: Life o business? (in questo articolo volutamente non parlo dello sport).

Qui viene una forte differenza: in ambito business generalmente i coach che si propongono alle aziende si rapportano con manager e imprenditori, che a volte conoscono i fondamenti del coaching, ti possono chiedere le esperienze e con quali aziende hai già lavorato (le vecchie referenze, per capirci),  possono avere un feedback su efficacia professionale e competenza.

Se invece parliamo dell’ambito Life qui vi è spesso una forte asimmetria informativa: il cliente medio ne sa meno dei coach su cosa sia il coaching. E c’è un altro fenomeno in preoccupante ascesa: ultimamente c’è un proliferare di pseudo coach di altre professioni, e qui troviamo di tutto : attori, speaker, insegnanti, motivatori, trainer, parrucchieri.

Questo avviene probabilmente perché il coaching suscita più interesse delle vecchie categorie professionali Vende di più, insomma.

Risolvere la questione non è facile spesso i background di provenienza dei coach sono vari: alcuni sono consulenti, altri manager, altri formatori, dipendenti, lavoratori autonomi, e anche  pensionati,  che si sono comunque formati frequentando un corso di coaching (auspichiamo professionale) anche per avere un entrata addizionale…

Possiamo trovare anche qualche psicologo, altri provengono dal mondo dello sport e del wellness altri sono counselor…una buona confusione.

Una delle più classiche domande che viene posta è proprio la  differenza che c’è tra psicoterapeuta , coach e counselor?

Alcuni miei colleghi AICP hanno paragonato lo psicologo a un ortopedico che rimette a posto un arto fratturato. In quelle condizioni l’atleta certamente non può gareggiare e quindi c’è bisogno di tempo e di aderenza alle cure.

Il counselor può essere paragonato a un fisioterapista, che cura una contrattura muscolare, in modo tale che la persona possa tornare a giocare nello stadio della vita senza dolore.

Infine il coach, come l’allenatore,  prende un atleta sano e lo allena per diventare un campione,  un campione nella vita e nella professione.

Se vuoi approfondire contattami all’indirizzo news@formazioneconsulting.com

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